• Home
  • Chi Siamo
  • Laboratori Educativi
  • Contatti

  • Cronache dai territori
  • Cultura della legalità
  • Storie
  • Memoria
  • Laboratori
  • Recensioni
  • Eventi

Home » Cronache dai territori » Il processo al clan Femia resta a Bologna. Accolte tutte le parti civili

Il processo al clan Femia resta a Bologna. Accolte tutte le parti civili

Posted by: Lacche    Tags:  Black Monkey, processo, Tribunale di Bologna    Posted date:  April 29, 2014  |  No comment



Il processo scaturito dall’inchiesta “Black Monkey” resta a Bologna. Lo hanno deciso oggi durante la terza udienza i giudici Michele Leoni, Manuela Melloni e Renato Poschi del Tribunale di Bologna, che hanno rigettato tutte le richieste nuovamente sollevate dai difensori per lo spostamento del dibattimento dal capoluogo emiliano. Il collegio giudicante ha confermato la decisione del Gup, ritenendo infatti che il fatto più grave dell’inchiesta sia stato un pestaggio avvenuto a Imola nel 2009: per questo motivo, il Tribunale di Bologna è competente.

Il dibattimento, inoltre, ha registrato l’accoglimento di tutte le richieste di parte civile mosse nel corso del rito preliminare, nella prima udienza del processo e nella stessa giornata di oggi. Parti civili già ammesse al procedimento erano la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Modena, Libera, l’Ordine nazionale dei giornalisti, SOS Impresa Confesercenti e il giornalista Giovanni Tizian. A queste oggi si aggiungono, fatto estremamente rilevante, la presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri dell’Interno e di Giustizia. Quindi, Sistema Gioco Italia (aderente a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici), la Provincia di Modena e il Comune di Massa Lombarda. Ultime accolte, infine, il Comune di Imola e l’Agenzia delle Entrate.

Nonostante le eccezioni di tutti gli avvocati per annullare anche le richieste di parte civile accolte con la sentenza emessa nel procedimento preliminare – perché il luogo naturale del risarcimento delle parti civili, hanno sostenuto i difensori degli imputati, è il tribunale civile – i giudici hanno accolto le tesi di quanti si sono dichiarati parti offese.

Nella gabbia degli imputati – sono 23 quelli coinvolti in questo processo -, stamattina c’era solo Nicola “Rocco” Femia, ritenuto dai magistrati antimafia bolognesi vicino a ‘ndrine calabresi e a capo di un sistema criminale con ramificazioni internazionali che aveva aperto società di gestione di gioco d’azzardo on line illegale. Come pure al centro di un traffico di slot machine truccate per celare al fisco l’ammontare reale delle giocate. Femia è tra i 13 imputati del processo accusati di associazione mafiosa.

Ad assistere all’udienza, così come accaduto in tutte le udienze di Black Monkey – anche circa 50 studenti – stavolta dell’ITIS Galilei di Mirandola – e attivisti e simpatizzanti di Libera. “Per solidarietà alle vittime, hanno detto i giovani presenti in aula, come forma di attenzione civile e democratica e per ricordare ai cittadini della regione che si tratta del più importante processo di mafia mai celebrato in Emilia-Romagna”.


    Share This
About the author
Lacche



Related Posts

L’ISIT Bassi Burgatti di Cento esordisce a Libera Radio
Una rappresentanza di studenti dell'Istituto Statale di Istruzione Tecnica Ugo Bassi Pietro Burgatti di Cento ha fatto il suo esordio il 5 aprile a Libera Radio. Ragazze e ragazzi della II M, II C e III C hanno realizzato...


Mafie in Emilia-Romagna. Le cronache, i processi, la memoria
Hanno sfidato il timore di non dedicare la giornata allo studio in vista degli esami di maturità, barattandolo con l'impegno, la passione e certo l'emozione di realizzare la loro trasmissione radiofonica nei nostri studi,...


Black Monkey. Riprendono le udienze con l’interrogatorio di Femia
Sono ripartite il 18 settembre le udienze del processo Black Monkey, riprendendo il filo della "narrazione giudiziaria" proprio con l'interrogatorio del principale imputato, Nicola "Rocco" Femia, da parte del Pm Francesco...


  • Popular Posts

    • Ecomafie e leucemie a Lentini: vent'anni di silenzi
      Perché un flagello come la leucemia deve abbattersi, con un tasso tre volte superiore...
    • Omaggio a Danilo Dolci
      25 marzo 1970. Nasce Radio Libera Partinico, una voce per raccontare i problemi dei terremotati....
    • Le verità in fondo al mare
      Tra il 1979 e il 1995, nel Mar Mediterraneo naufragano in modo misterioso 39 navi....



 
  • Recent Posts

    • "Un uomo per bene". Vita di un giudice ucciso dalla mafia
      E’ un libro che ci fa tornare a 30 anni fa, a riflettere e ricordare la vicenda...
    • Il carattere economico delle mafie a Nord. Un ciclo di incontri a Cento
      Si svolgerà a Cento (Fe) il 9 novembre - dalle ore 15 alle ore 18 presso la Sala...
    • "L'impresa grigia". Stefania Pellegrini a Libera Radio
      Si intitola "L'impresa grigia" ed è stato recentemente dato alle stampe da Ediesse...
  • Commenti recenti

    • ♫♪ La libertà è partecipazione! ♪♫ (Gaber, 1972) : Stati Generali X Nativi Digitali on Chi siamo
    • “Morire a Lentini” – Festival Sicilia Ambiente di San Vito Lo Capo | Agrigento - News on Ecomafie e leucemie a Lentini: vent’anni di silenzi
    • “Morire a Lentini” - Festival Sicilia Ambiente di San Vito Lo Capo - La Valle dei Templi on Ecomafie e leucemie a Lentini: vent’anni di silenzi
    • SANTA MARGHERITA DI BELICE(PA): DOPO 40 ANNI, LA PRIMA RADIO LIBERA ITALIANA RITORNA NELLA VALLE DEL BELICE | InformaSicilia.it on Omaggio a Danilo Dolci
    • Antimafia Duemila – Morire a Lentini | Ho visto cose che voi umani… on Ecomafie e leucemie a Lentini: vent’anni di silenzi
  • Contatti






 
© 2011 Libera Radio - Voci contro le mafie | Testata giornalistica on line Aut. Tribunale di Bologna n°7801 del 15/10/2007